La competenza non è mai assoluta, specie nell’innovazione e nella tecnologia, ma è sempre funzione di quanto ne sa il tuo interlocutore.
Tu puoi essere chiamato a dare pareri autorevoli e approfonditi di fronte a persone che non ne sanno niente. Ma le stesse cose, dette di fronte a persone che ne sanno, potrebbero non essere sufficienti.
La competenza, infatti, non è mai slegata dalla nostra capacità di comunicarla. Questo non significa essere dei guitti da palcoscenico, ma saper leggere la situazione, capire prima di tutto chi abbiamo davanti, e adeguare contenuti e linguaggio. È una proto-competenza, necessaria in qualsiasi campo.
Solo a quel punto entrano in gioco altri due aspetti fondamentali: il talento e l’esperienza (che non sono intercambiabili). Le nozioni? Stanno in fondo alla lista, molto in fondo.
È sempre difficile quantificare la competenza, e purtroppo non possono esistere enti certificatori per tutto. Però, se ti può consolare, esistono tanti guru autocertificati sui social, e tante persone che lottano contro la sindrome dell’impostore.